Il turismo sulle montagne bergamasche continua a soffrire di estrema stagionalità e ancora non avverte l'onda benefica portata invece alla città di Bergamo, ma anche alla pianura e alle zone collinari, dal vertiginoso aumento del movimento dei passeggeri all'aeroporto di Orio al Serio, dovuti al fenomeno low cost. Lo hanno rilevato gli albergatori che operano nelle zone montane, intervenuti ieri alla assemblea del gruppo che si è svolta nella sede Ascom di Osio Sotto; lo ha confermato lo stesso presidente di Turismo Bergamo, Felice Spampatti, che ha avuto con gli albergatori un incontro franco e ricco di spunti per l'attività futura. «Vogliamo dire la nostra per migliorare la promozione della Bergamasca come meta turistica», ha sottolineato in apertura il presidente del gruppo, Giovanni Zambonelli, augurandosi che la collaborazione con Turismo Bergamo possa proseguire in modo sistematico. «Siamo anche disposti a collaborare concretamente su determinate iniziative – hanno detto gli albergatori – sempre che ne siamo informati per tempo. Saremmo lieti di confrontarci sul programma delle iniziative 2008».
Campagna in tv
Qualche suggerimento è venuto fuori dal dibattito. Van bene le promozioni all'estero, nelle città collegate con l'aeroporto, ma non dimentichiamo – hanno evidenziato gli albergatori – il nostro tradizionale bacino di utenza che è la Lombardia. Spampatti ha dato subito la risposta: «Non lo dimentichiamo e infatti sta per partire una campagna di promozione della montagna invernale bergamasca su alcune reti televisive lombarde».
Coprire i periodi morti
Bisogna insistere di più per portare sul nostro territorio le persone della terza età: se noi mandiamo i nostri in Liguria o in Sicilia – sostengono gli albergatori - perché non facciamo accordi precisi affinché quei Comuni a loro volta ci mandino i loro anziani per periodi di soggiorno? C'è poi il problema del calendario degli eventi. Bisogna che i vari enti si mettano d'accordo – dicono gli albergatori – per spalmare le varie iniziative di richiamo turistico non solo in determinati mesi dell'anno, nei quali già tutti gli alberghi lavorano, ma per coprire anche periodi più morti. Quanto poi agli stranieri che arrivano a Orio al Serio, mentre il trasporto pubblico per la città è stato risolto, niente è ancora stato fatto per far transitare dall'aeroporto alcune delle corse di pullman che poi risalgono le valli. «Abbiamo avuto contatti in questo senso – ha detto Spampatti – ma non siamo riusciti a concludere nulla: è questione di costi troppo alti». Così ogni albergatore si deve arrangiare e se vuole fare accordi con flussi turistici stranieri deve andare a sue spese all'aeroporto di Orio al Serio a caricare i clienti.
Il contratto non soddisfa
L'altro argomento dibattuto nel corso dell'assemblea (presenti una quarantina di albergatori) è stato il nuovo contratto collettivo nazionale di lavoro siglato pochi mesi or sono. Nonostante le novità introdotte sui temi dell'apprendistato, del part-time e dell'orario di lavoro, il nuovo contratto non soddisfa a pieno la categoria, che avrebbe desiderato l'introduzione di maggiore flessibilità.
|