Il mezzo è quello dello studio, il fine quello di rilanciare sempre più Carona in un turismo eco-sostenibile e a basso impatto. Mezzi e fini proposti dall'Università degli studi di Bergamo sono stati accolti dal Comune di Carona, guidato dal sindaco Tarcisio Migliorini. Carona ha accolto il laboratorio didattico di sette studenti della laurea specialistica in «progettazione e gestione dei sistemi turistici.
Nel corso del laboratorio gli universitari hanno studiato le attrattive del paese. Uno studio, iniziato a maggio, con lezioni in università, ma anche tramite la visita di Carona. Gli studenti Isabella Civera di Seriate, Daniel Gamba di Ubiale, Michele Gotti di
Zogno, Andrea Pozzi di Martinengo, Malvina Rinaldi di Curno, Marta Torriani di
San Pellegrino Terme Alessandra Sacco di Carnate, in provincia di Milano, hanno vissuto recentemente due giorni di laboratorio a Carona accompagnati dal docente Ettore Castagna. «Il territorio di Carona si estende su un'ampia area che, nel corso degli anni, non ha avuto lo sviluppo turistico di massa di altre località montane – spiega Castagna -. Proprio grazie a questo, la zona presenta aspetti di grande potenzialità per il turismo.
Carona ha un grande patrimonio culturale - aggiunge Gotti -. Per noi è necessario cambiare la tendenza turistica, che non sarà più finalizzata esclusivamente alla stagione sciistica. Uno studio che per il sindaco Tarcisio Migliorini «completerebbe l'offerta turistica tradizionale, legata
agli impianti sciistici di Carona. Un progetto dal titolo Tracce geo-archeologiche a Carona: proposte di rilettura e valorizzazione del territorio, che, per il primo cittadino, è realizzabile anche e soprattutto tramite il coinvolgimento della popolazione, soprattutto i giovani. Dopo lo studio sul posto, ora i ragazzi sono al lavoro per stendere il progetto.