PIAZZATORRE. La società "Valle dell'Omo srl" (costituita al 60% dal Comune di Piazzatorre e dal restante 40% da due privati), con ogni probabilità non si presenterà all'asta del prossimo 5 ottobre, quando sul piatto ci sarà la vendita degli impianti sciistici della
Piazzatorre Ski, in
Torcola Vaga. Troppo poche le quote finora sottoscritte dai cittadini con l'operazione avviata proprio dal Comune di
Piazzatorre per cercare di valutare le disponibilità economiche da mettere in campo. "Sono state 192, finora, le persone che hanno aderito alla nostra proposta - ha detto il sindaco di Piazzatorre Federica Arioli nell'assemblea pubblica tenutasi lunedì sera nel cineteatro di
Piazza Brembana - per complessivi 191 mila euro raccolti a partire dal 15 agosto. Con questo numero di sottoscrizioni non possiamo certo presentarci all'asta".
Peraltro, solo il Comune di
Olmo al Brembo, tra le Amministrazioni pubbliche, per ora, ha preso parte all'iniziativa, sottoscrivendo una quota. La base d'asta per l'acquisto degli impianti di Piazzatorre Ski sarà di un milione e 857 mila euro. Cifra ancora troppo lontana perché possa essere sostenuta dalla società "Valle dell'Olmo srl", attualmente con capitale sociale di diecimila euro. Obiettivo delle sottoscrizioni è quello di realizzare un capitale che possa consentire alla neosocietà di acquistare sia gli impianti di Piazzatorre Ski sia quelli, fermi già da una stagione, della Sesp, in Torcola Soliva. La sottoscrizione si chiama "Manifestazione di interesse", prevede una quota minima di 500 euro, ma, per ora, non impegna concretamente e può essere revocata. A questo punto non resta che attendere l'asta e vedere cosa succede. Poi, per la società "Valle dell'Olmo" potrebbe aprirsi, sempre per quanto riguarda gli impianti di Piazzatorre Ski, la strada dell'affitto. La situazione attuale degli impianti e le possibili soluzioni sono state illustrate, nell'assemblea pubblica di Piazza Brembana, da Dorigno Agliardi della Management Consulting di Bergamo, consulente per il Comune di Piazzatorre: "I due principali creditori della Piazzatorre Ski sono due banche: il Mediocredito Trentino e il Mediocredito Lombardo (Gruppo Intesa). In caso di asta deserta il tribunale, sentendo proprio i due principali creditori, potrebbe abbassare la base di vendita del 10 o 20%".
"In attesa dell'eventuale seconda asta - ha proseguito Agliardi - il Comune di Piazzatorre potrebbe prendere la strada dell'affitto per cercare di poter gestire gli impianti di risalita. Dal settembre 2003, infatti, la Piazzatorre Ski ha affittato gli impianti a un'altra società. Il contratto viene sottoscritto per sei mesi alla volta. Abbiamo già chiesto, quindi, di subentrare nel contratto di affitto, da ottobre a marzo del prossimo anno, in attesa della seconda asta. Durante questo periodo, naturalmente, la società "Valle dell'Olmo" dovrà attrezzarsi economicamente con nuove sottoscrizioni e l'appoggio delle banche. C'è un problema, però: la società a cui sono affittati gli impianti vuole continuare nella gestione, non ha alcuna intenzione di rinunciare". Sull'altro versante, invece, la "Valle dell'Olmo srl" continua le trattative con le famiglie Passera e Damiani per l'acquisto degli impianti della società Sesp, che chiede circa due milioni di euro. "Cercheremo di avvicinarci a una quota intorno al milione e mezzo di euro" ha detto Agliardi.
Complessivamente il piano di rilancio degli impianti di risalita valutato dalla società "Valle dell'Olmo srl" è di circa cinque-sei milioni di euro: un milione e 800 mila euro per l'acquisto, all'asta degli impianti di Piazzatorre Ski, dal milione e mezzo ai due milioni per l'acquisto degli impianti della Sesp, altri due milioni per il rinnovo di una seggiovia monoposto sul monte Zuccone, l'innevamento e quindi l'unione dei due comprensori sciistici. Come coprire i cinque milioni? "Con le sottoscrizioni delle quote, con l'aiuto delle banche e con un'iniziativa immobiliare che il Comune di
Piazzatorre potrebbe mettere in campo, da cui ricavare circa tre milioni di euro (si tratta della vendita di un grosso edificio di proprietà comunale, ndr)" ha detto Agliardi. "Perché tutta l'operazione - ha proseguito il consulente del Comune di Piazzatorre - ha senso solo se saranno realizzati entrambi gli acquisti, della Piazzatorre Ski e di Sesp. Lasciare ancora divisi i comparti sarebbe assurdo". "Occorre maggiore coinvolgimento da parte di tutti - ha concluso il sindaco Arioli -. Tutti devono crederci, dai cittadini agli operatori economici. Non cerchiamo alibi e partecipiamo in prima persona perché c'è in gioco il futuro delle nostre comunità".