Rifugi in festa tra sapori e memorie

Prima il gran caldo di luglio che ha affollato le vallate ma svuotato i sentieri, poi la lunga serie di temporali, accompagnati da tempeste di fulmini e grandinate. Non è stata una stagione favorevole per i rifugi sulle Alpi bergamasche ma oggi e domani, messi da parte bilanci (in alcuni casi in rosso o quasi) e preoccupazioni, nei rifugi si farà festa. Una festa un po' speciale, all'insegna dell'alpinismo orobico e anche dell'enogastronomia bergamasca. Si tiene infatti la manifestazione conclusiva "I rifugi dei sapori orobici", organizzata dalla sezione di Bergamo del Cai e da Agripromo. L'attenzione sarà concentrata, in particolare, sul rifugio Curò dove si daranno appuntamento numerose autorità, tra cui il presidente della Provincia Valerio Bettoni e il sindaco di Bergamo Roberto Bruni, oltre ad assessori, rappresentanze di enti e associazioni, alpinisti. Ad accogliere gli ospiti il presidente del Cai Paolo Valoti e il presidente di Agripromo Gian Mario Zana. Questa sera al rifugio due incontri speciali: con l'alpinista Mario Merelli, da poco rientrato dalla spedizione al Gasherbrum 2, e con il coro "Angelo" di Villongo, specializzato nei canti popolari e della tradizione alpina.

Domani, dopo il saluto alle autorità e la Messa, saranno ricordati due grandi personaggi dell'alpinismo bergamasco: Antonio Curò e Antonio Locatelli, morti rispettivamente 100 e 70 anni fa. Il primo, esponente di quella imprenditoria svizzera che ebbe un ruolo non trascurabile nello sviluppo economico della Bergamasca, è noto soprattutto per aver scalato per la prima volta la Presolana e per aver fondato il Cai di Bergamo, di cui fu presidente per 25 anni. Ma si distinse anche come studioso naturalista: la sua raccolta di 12.000 farfalle è ora patrimonio del Museo civico di storia naturale, che gli ha dedicato una sala. L'ingegner Curò effettuò anche ricerche sul clima delle montagne bergamasche. Il Cai lo ha ricordato dedicandogli il rifugio al Barbellino e il sentiero naturalistico che si snoda tra i rifugi Curò e Tagliaferri.

Del tutto diversa la figura di Antonio Locatelli conosciuto, soprattutto fuori di Bergamo, per le sue imprese aviatorie e perché decorato con tre medaglie d'oro al valor militare. Giornalista, fotografo e disegnatore dalle notevoli doti, fu anche un buon alpinista, soprattutto per l'epoca in cui visse. Tra l'altro, con il fratello Carlo, caduto in combattimento nella prima guerra mondiale, portò a termine nell'estate del 1914 le salite del Bianco e del Cervino, impresa non comune a quei tempi. Durante la sua presidenza alla sezione del Cai - a lui intitolata - venne costruito il rifugio Livrio e fu dato alle stampe il Bollettino della sezione, anticipatore dell'Annuario che il Cai dà alle stampe ogni anno.

Alla commemorazione e al concerto del coro "Angelo" farà seguito una degustazione di prodotti tipici bergamaschi. Contemporaneamente, in tutti i rifugi del Cai sulle Orobie e in quelli che aderiscono alla stessa iniziativa, gli escursionisti avranno la possibilità di assaggiare questi prodotti, mentre nel menu potranno trovare una serie di piatti della tradizione bergamasca. In particolare "L'orologio dei formaggi con miele di castagno e di rododendro", che è diventato il simbolo della manifestazione. Un modo piacevole per richiamare l'attenzione - come sottolineano il presidente della Provincia Valerio Bettoni e l'assessore all'Agricoltura, caccia e pesca Luigi Pisoni - sulle bellezze delle Orobie e sul patrimonio di tradizioni e di buona cucina.

La sezione del Cai e i rifugisti non azzardano ancora bilanci sull'andamento delle presenze sulle montagne bergamasche. La stagione non è conclusa e l'andamento di queste giornate fa ben sperare in un bel settembre che richiami molti escursionisti sui sentieri. "C'è un aspetto - sottolinea il presidente Paolo Valoti - che merita qualche considerazione. È stato visto un discreto numero di escursionisti stranieri, francesi e tedeschi in particolare, sul Sentiero dei fiori dell'Arera e sul sentiero naturalistico Antonio Curò. Credo che i percorsi a tema, molto diffusi in alto Adige, in Trentino, in Austria e in Svizzera, potranno avere un importante sviluppo in futuro. In più un certo numero di queste presenze potrebbero essere collegate all'aeroporto di Orio al Serio. Una struttura importante e il cui ruolo è ancora tutto da valutare per il turismo sulle nostre montagne".

I Rifugi delle Orobie - Valle Brembana:

Rifugio Benigni - di gradevole aspetto e di piccole dimensioni, e' situato sulla testata della Valle di Salmurano, a breve distanza dal Lago Piazzotti.

Rifugio Passo San Marco - è il valico automobilistico tra la Val Brembana (Bergamo) e la Valtellina (Sondrio).

Rifugio Capanna 2000 Alpe Arera è posto ai piedi del massiccio del Monte Arera (m. 2512) in posizione panoramica e soleggiata.

Rifugio Calvi situato in alta Valle Brembana, ai confini con la Valle Seriana, e' uno dei piu' bei anfiteatri delle Prealpi Orobie. Circondato dalle Vette del Pizzo del Diavolo e Diavolino, Grabiasca, Madonnino, Ca' Bianca e Poris, ne fanno una conca panoramica di rara bellezza.

Rifugio Laghi Gemelli si trova sulle rive dei famosi laghi Gemelli, un invaso di oltre 5.000.000 di metri cubi di acqua.

Rifugio Grassi è situato a breve distanza del Passo del Camisolo, all'inizio della lunga cresta ovest del Pizzo dei Tre Signori. Domina l'ampio vallone pascolivo del Camisolo, dove ancor oggi si esercita l'antica pratica dell'alpeggio con la produzione del tipico formaggio di monte.

Rifugio Lecco aperto tutto l'anno. Proprieta' C.A.I. Lecco, 40 posti letto, servizi igienici, luce elettrica, bar ristorante. Raggiungibile dalla stazione superiore dell'ovovia, che collega Barzio ai Piani di Bobbio, oppure da Valtorta.

Rifugio Longo inizialmente è stato dedicato ai fratelli CALVI poi ai fratelli LONGO, costruito dal CAI di Bergamo nel 1923, il Fratelli Longo rifugio venne intitolato alla memoria dei Fratelli Longo.

Rifugio Madonna della Neve ospita Gruppi d'oratorio di giovani e adolescenti - gruppi di famiglie - ragazzi del c.r.e. Favorisce e promuove: Corsi di aggiornamento per educatori e animatori - campi scuola - incontri di formazione.

Rifugio Nicola ai Piani di Artavaggio è un rifugio con architettura piramidale, ispirato alla montagna adiacente, la Sodadura la ns. piramide con un'altitudine di mt. 2014.

Rifugio Trifoglio - Rifugio Trifoglio, con il suo giardino di montagna e la sua esclusiva atmosfera.