ValtALEGGIO - Resta ancora interrotta la circolazione in Valtaleggio dopo che, lunedì sera, una frana di massi rocciosi si è abbattuta sulla provinciale 25 danneggiando la sede stradale e abbattendo un tratto di guard-rail. Anche se nella tarda mattinata di ieri la carreggiata è stata liberata dagli oltre 50 metri cubi di materiale franato, non è stato ancora possibile avere una stima precisa sull'entità di roccia instabile. Per questo si dovrà attendere l'arrivo di alcuni arroccatori - previsto per oggi - che avvieranno anche le operazioni di rimozione delle parti di roccia pericolanti. A causa dell'altezza solo nel pomeriggio di ieri i tecnici della Provincia di Bergamo hanno ispezionato il punto di parete dal quale si erano staccati i massi e, con l'aiuto di un camion con cestello, si sono svolti i primi interventi di bonifica. Le barriere sulla strada provinciale sono perciò rimaste abbassate anche martedì notte, mentre per la riapertura alla viabilità si dovrà aspettare la messa in sicurezza del tratto. Salvo eventuali imprevisti la viabilità sarà possibile da questa sera.
Un veloce ripristino della viabilità tra l'altro si rende necessario per i lavori al ponte della Lavina, l'unico percorso alternativo per la
Valle Taleggio. "La questione dei pendolari è stata in parte risolta. Rimangono un po' di disagi ma per ora si potrà transitare da
Brembilla sul vecchio ponte della Lavina e la Sab, che gestisce i pullman che collegano
Vedeseta a
San Giovanni Bianco, è stata informata del percorso alternativo - ha spiegato il sindaco di Taleggio Alberto Mazzoleni -. Visto quello che è successo credo sia il momento di ripensare alla creazione della seconda galleria, già prevista nei piani della Provincia di Bergamo qualche anno fa e proprio nella zona colpita dalla frana, è vero che i costi di realizzazione sono alti, ma si metterebbe in sicurezza quel tratto e non si bloccherebbe la valle in caso di smottamento". "Inoltre - ha aggiunto il primo cittadino - in casi di emergenza la mancanza della linea telefonica all'interno della galleria nuova crea ulteriori difficoltà e anche pericolo. Sarebbe opportuno trovare la possibilità di installare apparecchiature tecnologiche per creare campo, così da non dover percorrere chilometri per fare una telefonata in caso di bisogno".
Una frana ieri ha interrotto anche la strada intercomunale che collega il centro di
Bracca con alcune frazioni di
Algua. Si tratta di una strada importante per i collegamenti dell'alta
Valle Serina con il fondovalle soprattutto per gli abitanti della frazione alguese di Pagliari che adesso e per una decina di gironi almeno saranno costretti, per scendere ad Ambria, a un percorso alternativo più lungo di una decina di chilometri. Lo smottamento si è verificato all'incirca alle 10,30 fortunatamente in un momento in cui sulla strada non transitava alcun veicolo. La strada, tagliata nella roccia, corre ai piedi di un pendio con una densa vegetazione che strapiomba perpendicolarmente sulla sede viabile da un'altezza media di cinquanta metri. A valle c'è un altro strapiombo sempre ripidissimo. Sono finiti sulla carreggiata stradale massi per un volume complessivo di circa una decina di metri cubi che hanno trascinato appresso piante e ramaglie. "Sono stato avvertito dell'accaduto verso le 11 - ha affermato il sindaco Omar Berlendis - e mi sono immediatamente recato in zona. Mi ha preoccupato soprattutto il pericolo di altre frane dal pendio, per cui ho subito chiesto l'intervento dello Ster (ex Genio civile) che ha mandato un tecnico per il sopralluogo".
"La situazione è geologicamente tutt'altro che tranquilla - dichiara il tecnico Mauro Fenice - e richiede un intervento urgente. Si dovrà procedere al disboscamento e al decespugliamento di circa duemila metri quadrati di pendio per capire bene come organizzare la demolizione dei massi pericolanti. Compiuta tale operazione il pendio verrà rivestito di reti con funzione di trattenimento". Il sindaco ha emesso ordinanza di chiusura di dieci giorni della strada a partire dall'inizio dei lavori di bonifica avviati già ieri dall'impresa Ghisalberti Felice di
Zogno. Il dirigente dello Ster si è già mosso con la Regione ottenendo il riconoscimento della "somma urgenza" dell'intervento che è stato finanziato con 50 mila euro. Via dunque ai lavori che dureranno una decina di giorni salvo complicazioni.