La nuova diga sul Fiume Brembo a
San Pellegrino Terme dovrebbe essere pronta entro la prima settimana di aprile 2007. I nuovi tempi per la conclusione della traversa sul fiume sono quelli stabiliti dall'Enel, dopo che i lavori hanno subito alcuni ritardi (secondo la prima tabella di marcia dovevano concludersi quest'estate). Ritardi dovuti allo stop al cantiere dal dicembre 2005 al giugno scorso "per questioni organizzative e gestionali interne" dicono dall'azienda. I lavori, iniziati nell'agosto 2004, quindi, sono ripresi sempre ad opera dell'associazione temporanea d'impresa costituita da "Savini Costruzioni srl di Crognaleto (Teramo), Cogedit srl di Scafa (Pescara) e Betti spa di Terni. "Intorno a Ferragosto e lo scorso settembre, inoltre - spiegano dall'Enel - due piccole piene del fiume hanno danneggiato alcune opere provvisorie realizzate a protezione del cantiere. L'evento ha provocato il prolungamento dei lavori per non più di una quindicina di giorni". A oggi è stata conclusa la nuova opera di presa sulla sponda destra del fiume Brembo, quella da cui parte il canale che porta l'acqua fino alla centrale di
Zogno; terminata anche la cosiddetta paratoia "sghiaiatrice" che dovrà filtrare l'acqua.
Attualmente sono in corso i lavori per il completamento della platea (il piano di cemento che sarà a valle e a monte delle paratoie) e della spalla sinistra con la scala di risalita dei pesci. La nuova diga, quindi, dovrebbe essere pronta per il prossimo anno, a vent'anni esatti dalla demolizione della vecchia traversa sul Brembo, avvenuta durante l'alluvione del 1987. Spesa complessiva di quattro milioni e 500 mila euro. Il nuovo sbarramento sarà posizionato una cinquantina di metri a valle rispetto alla vecchia diga (comunque a nord del ponte Cavour). Sempre rispetto alla vecchia diga si troverà a una quota più bassa e in un punto in cui l'alveo è più largo (61 metri), cosa che secondo la relazione del progetto, favorirà il transito delle portate di piena. L'opera di presa dell'acqua, collegata al canale già esistente, è stata ancora realizzata sulla sponda destra: le paratoie regoleranno il flusso dell'acqua. La diga di
S Pellegrino Terme, quindi, sarà costituita da una paratoia lunga otto metri (con funzione di "sghiaiatrice") e altre quattro paratoie in acciaio "a ventola" (si alzano e si abbassano) di 12 metri e mezzo ciascuna. I pilastri in alveo, quindi, saranno solo due: uno a fianco della sghiaiatrice e uno tra le quattro paratoie a ventola. In pratica - si legge nella relazione del progetto - la diga di San Pellegrino Terme, in caso di piene, sarà in grado di ripristinare pressoché integralmente la larghezza originaria del fiume Brembo.
Sulla sponda sinistra sarà inoltre realizzata una scala per la risalita dei pesci. La realizzazione della nuova traversa sul fiume Brembo rientra peraltro nel programma di rinnovamento e potenziamento previsto per la centrale idroelettrica di
Zogno. Secondo il progetto lo sbarramento sul fiume garantirà una maggiore sicurezza rispetto alla vecchia diga dovuta anche dalla posizione trasversale della nuova opera rispetto alla corrente d'acqua: l'effetto di ostacolo in caso di piena sarà infatti minore rispetto alla posizione perpendicolare del precedente sbarramento.
L'Enel, inoltre, provvederà a sistemare aree comunali interessate dai lavori: in particolare la sistemazione dei marciapiedi su entrambe le sponde del
Fiume Brembo, con l'innalzamento delle barriere di protezione sul fiume.