Società in liquidazione, verso la chiusura degli impianti. Quote della proprietà: si cerca l'accordo
Personale licenziato e impianti da chiudere. L'ultimo atto della tormentata vicenda
delle sciovie di
Foppolo è una lettera arrivata nei giorni scorsi ai cinque dipendenti
della Foppolo evolution, la società di gestione degli impianti di risalita dell'alta valle brembana: cessazione
del rapporto di lavoro e impianti che verranno chiusi. Motivo: impossibile continuare
l'attività a fronte delle gravi perdite maturate. In altre parole, i conti vanno male, tutti a casa; il direttore
di seggiovia, le due impiegate, i due operai, che chi piu', chi meno, lavoravano da moltissimi anni.
Liquidazione: Ma i conti andavano gia' male: i risultati economici negativi avevano intaccato
il capitale sociale, la Foppolo evolution, che era amministrata dall'arch. Quarti, è in liquidazione dal
7 Marzo 2005 ed e' affidata al ragionier Marco Bedetti, lo stesso che ha firmato la
lettera di licenziamento. Per salvarla sarebbe necessario coprire le perdite o ricostruire il capitale, ma la situazione e' complicata
dalla controversia giudiziaria che pende sulla società.
Il caso quote: Ci sono infatti quote sotto sequestro: un provvedimento
quest'ultimo, disposto un anno fa dal tribunale civile su richiesta degli ex proprietari
delle sciovie, Berera- Reali, che denunciarono il mancato rispetto di alcune obbligazioni
previste dal contratto da parte di
Foppolo evolution, la società di Quarti subentrata
loro nella gestione degli impianti. L'architetto fece ricorso contro la decisione
della magistratura civile, ma i giudici confermarono il sequestro delle quote, della sua custodia
si occupa il Commercialista Alberto Bombardelli di Trento.
L'arbitrato: Quanto alle inadempienze contrattuali contestate, vecchi e nuovi proprietari
decisero di ricorrere a un particolare istituto, quello dell'arbitrato, cioe' un accordo con il quale le due parti si impegnano a rispettare, come se fossero decisioni proprie, quanto stabilito da un collegio di arbitri (nella fattispecie si tratta di tre docenti universitari). La decisione degli esperti nominati (uno per ciascun contendente, piu' il presidente scelto dai primi due) non e' ancora arrivata, ma c'e' una scadenza vicina che segnera' le sorti delle sciovie.
3 Ottobre Assemblea: Per Lunedi' 3 Ottobre infatti il Tribunale ha fatto convocare un'assemblea per decidere, in sostanza, sul futuro della società. Se entro quella data, vecchia e nuova proprietà dovessero raggiungere un'intesa sulla controversia che le oppone, la situazione potrebbe sbloccarsi, salvando
lavoratori e impianti. Le parti - da un lato i rappresentanti legali della Financial London Group sa, sede in Lussemburgo, la società a cui faceva riferimento la Foppolo evolution; dall'altro i Berera- Reali rappresentati dall'Avvocato Mario Caffi - stanno lavorando per raggiungere un'intesa, un accordo transativo. Che, se non dovesse arrivare potrebbe innescare una procedura di fallimento. Il rischio c'e', ma c'e' anche la volonta' delle amministrazioni pubbliche interessate di riottenere, come l'anno scorso, la concessione in affitto della gestione delle sciovie.
I lavoratori: Per ora - nero su bianco - resta la lettera ricevuta dai cinque lavoratori, assistiti dall'avvocato Ermanno Baldassare che, interpellato, ha preferito non rilasciare alcuna dichiarazione, almeno in questo momento. I dipendenti della Foppolo evolution ormai sono ex, anche se in molti sono ottimisti e convinti che quel licenziamento sia soltanto una situazione temporanea e che gli impianti apriranno regolarmente per la prossima stagione. Il Sindaco di
Foppolo Giuseppe Berera, lo ha detto senza esitazioni: "Troveremo un accordo con il liquidatore, riapriremo le sciovie e riassumeremo il personale".
Sabrina Galbusera