(Montagna.org - 21/07/2005)

La sala delle armi del comune di Gromo, Valseriana, ha fatto da sfondo giovedì 14 luglio alla presentazione del progetto "Le vie dei metalli - The iron route". Sostenuto dalla cooperativa Leader Plus. Il seminario ha lo scopo di promuovere e gestire interventi per lo sviluppo socio-economico del territorio della Valle Seriana e di Scalve. Il progetto prevede un investimento di 1.800.000 euro. Ed è coofinanziato dalla Comunità Europea e dal Ministero dei Trasporti Italiano. "Iron Route rappresenta un successo per noi - ha detto il presidente Sergio Pifferi - poiché non è facile per una piccola realtà come la nostra poter accedere ai fondi Europei." 

Le difficoltà principali: la lingua, le garanzie economico/sociali richieste e l'obbligo di reperimento di adeguati partner stranieri". Lo scopo del progetto è quello di salvaguardare la memoria delle attività estrattive e metallurgiche ormai scomparse. E di diffondere la conoscenza delle tecniche di un tempo. L'attività di ricerca è coordinata da Marco Tizzoni, docente di archeologia mineraria all'Università di Bergamo. Gli scavi sono stati finora effettuati a Gromo, presso i ruderi di una fucina. E al forno di Gavazzo, l'ultimo "altoforno alla bergamasca" che si trova in condizioni quasi integre. "Alla fine del mese di luglio - ha spiegato il professore - dovremo proteggere con un telo ciò che abbiamo scoperto e poi ricoprire e consegnare il territorio al proprietario. 

Ma i campioni di terreno prelevati sono già in laboratorio e, oltre alla datazione storica accurata, potremo risalire allo sviluppo dell'attività siderurgica dal ‘500 ad oggi mediante lo studio dei vari strati sedimentari". Le ricerche costituiranno la base per lo sviluppo di un Centro di Documentazione, che verrà realizzato entro il 2007. Accanto ad un sistema unico europeo per la gestione e promozione turistica dei siti minerari alpini e la creazione di itinerari turistico-culturali. 

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