Ultima discesa, ieri, sulle piste da sci delle Orobie. L'ha compiuta a San Simone un gruppo di turisti inglesi, alla fine delle vacanze in Valle Brembana. E con il fermo definitivo degli impianti, è il momento dei bilanci: perdite fra il 20 e il 50 per cento, il circo bianco chiude i battenti con il segno negativo. Ci ha salvati l'impianto di innevamento artificiale - dichiara Lorenzo Pasinetti della stazione Monte Pora-Presolana -, non l'avessimo avuto le perdite sarebbero state incolmabili, molto probabilmente non avremmo nemmeno aperto. Grazie alla neve programmata e a un continuo lavoro di battitura e sistemazione delle piste la nostra perdita si è attestata attorno al 50 per cento. Questa stagione così balorda e povera di precipitazioni ci ha fatto capire che se prima gli impianti per l'innevamento erano qualcosa in più, oggi sono fondamentali e il loro ampliamento e ammodernamento è la garanzia per il futuro dello sci e delle stazioni bergamasche. A contenere i danni, seppure in maniera limitata, ci ha anche aiutati l'apertura della pista notturna. E i gestori della stazione Monte Pora-Presolana hanno già steso sulla carta nuovi progetti per garantire agli sciatori un numero sempre maggiore di piste imbiancate. Abbiamo in programma l'ampliamento dell'impianto di innevamento. I lavori partiranno al Donico, in Presolana, e molto probabilmente anche al Monte Pora dove vorremmo coprire l'ottanta per cento del demanio. Da tempo pensavamo a investimenti di questo tipo; la stagione appena chiusa è stata da input per avviarli.
Segno rosso anche agli Spiazzi di Gromo con un calo di presenze che si attesta attorno al 50 per cento. Speriamo non si ripetano inverni come quello appena trascorso - afferma Angelo Testa, responsabile della stazione - che ha messo in crisi tutte le stazioni sciistiche. Ora guardiamo al futuro. Noi crediamo profondamente in questo lavoro, che richiede impegno e sacrifici, e andiamo avanti con la speranza che l'anno prossimo ci siano precipitazioni nevose e la possibilità di mettere gli sci per tutta la stagione. Ferma per mancanza di neve in pista la seggiovia del Monte Epolo a Schilpario , inaugurata lo scorso dicembre. Quest'anno è andata così, abbiamo messo in moto l'impianto solo quando ce lo chiedeva qualche gruppo di turisti che voleva salire nella parte alta – dice Alfredo Piantoni della Funivie e Sciovie Schilpario srl che ha ridato vita alla rinomata stazione sciistica -; adesso pensiamo all'estate, con l'apertura in luglio e agosto dell'impianto, e speriamo in un inverno migliore.
Meglio a Colere dove la neve ha resistito grazie alla posizione e alla quota delle piste. Afferma Paolo Vigani, responsabile sportivo della stazione scalvina: «Se consideriamo l'andamento generale e la situazione che hanno vissuto altre stazioni sciistiche la stagione non è andata malissimo. Il calo, non ancora quantificato con esattezza, c'è stato non per assenza di neve ma perché questa stagione anomala non ci ha permesso di aprire il ponte di Sant'Ambrogio e ci ha obbligati a chiudere a Pasquetta e non il primo maggio come è di consuetudine. Non è stato facile far capire alle persone che a Colere si sciava su neve molto bella e ben tenuta quando si assisteva a un inverno caldo e privo di precipitazioni. Credo che anche questo ci abbia penalizzati parecchio. Sulle piste della stazione scalvina gli sciatori hanno lasciato il posto alle ruspe. Per l'inverno 2007-2008 nell'area del Polzone, già innevata artificialmente, nascerà uno snow-park mentre il muro finale che mette in difficoltà non pochi sciatori della pista Vilminore sarà rettificato e addolcito.
Nelle stazioni di
Foppolo,
Carona e
San Simone, che ha fermato ieri i suoi impianti di risalita, il segno negativo si attesta al 28 per cento. Spiega Francesco Gheza di Bremboski: Abbiamo registrato un recupero importante subito dopo il periodo natalizio limitando le perdite, che si attestavano sul 30-40 per cento, al 28 per cento e posizionandoci, in Lombardia, al quarto posto come numero di presenze dopo Livigno, Madesimo e l'area di Adamello Ski. Un risultato questo che ci dà molta soddisfazione e che ci fa capire che se la stagione non fa sorprese a livello climatico e di precipitazioni nevose, si possono raggiungere ottimi risultati. Un grande contributo al recupero lo hanno dato l'apertura, il 3 febbraio scorso, della nuova seggiovia di San Simone e del collegamento fra Foppolo e Carona. Altro dato positivo è stato l'arrivo massiccio in Valle Brembana di turisti anglosassoni e della Cechia che hanno dirottato le loro vacanze dal Trentino a Foppolo. E in Valle Brembana si pensa già alla prossima stagione bianca. Daremo il via a una serie di interventi - afferma Gheza - di ampliamento e ammodernamento degli impianti per l'innevamento programmato. L'inverno appena trascorso ha dimostrato che chi è riuscito a innevare bene sfruttando le ore di freddo notturne e a coprire buona parte del comprensorio sciabile ha lavorato di più e tenuto aperti più giorni gli impianti. Il nostro sguardo resta sempre puntato sul collegamento tra Foppolo e la Valle Carisole. Collegamento importantissimo per la crescita e il rilancio del comprensorio brembano.
Calo di presenze del 20 per cento, infine, a
Piani di Bobbio-Valtorta. Sul versante lecchese piste aperte sino a Pasquetta, a Valtorta invece gli impianti si sono fermati prima del fine settimana di Pasqua. Rispetto allo scorso anno il bilancio non si può dire positivo - afferma Danilo Scaioli, direttore della stazione - anche se rispetto alle altre località invernali bergamasche siamo stati più fortunati. La neve caduta in quota e l'innevamento artificiale ci hanno consentito di aprire la stagione il 15 dicembre e di chiuderla nella settimana di Pasqua.