PIAZZATORRE:
Cinquecento euro per salvare gli impianti di risalita. Il
Comune di Piazzatorre, di fronte alla crisi delle società proprietarie delle seggiovie, corre ai ripari e chiede aiuto al cittadino della strada. Con una sorta di grande colletta generale. Valore minimo della quota che chiunque può sottoscrivere, residente o non residente, è di 500 euro. Per cercare di costruire un capitale che possa consentire alla società "Valle dell'Olmo" (costituita al 60% dal Comune) di acquisire proprio gli impianti e salvare la prossima stagione sciistica. Un estremo tentativo di fronte a una cristi turistica sempre più nera. Dalla fine dell'inverno 2004-2005 gli impianti della Sesp, società proprietaria dell'ovovia, di due seggiovie e di due skilift a Torcola Soliva, sono fermi.
Il Comune scende in campo
La società ha messo in vendita gli impianti per circa due milioni e mezzo di euro e non è disposta ad affittarli. Sull'altra parte della montagna, a Torcola Vaga, la società Piazzatorre Ski sta cercando di sanare una situazione deficitaria andando alla ricerca di nuovi soci che possano riuscire a far ripartire gli impianti di risalita.
Impianti che il 5 ottobre, nel caso nulla cambiasse, andranno all'asta con una base intorno ai cinque milioni di euro. Ma, dice l'amministratore della Piazzatorre Ski, Ezio Berera "prima di quella data dovremmo riuscire a trovare nuovi investitori e quindi salvare la società garantendo la riapertura per la prossima stagione". Il Comune, però, vuole mettersi al riparo. "Se la Piazzatorre Ski dovesse cavarsela da sola - dice il sindaco Federica Arioli - meglio così, ma noi non possiamo stare a guardare. Il Comune ha il dovere di tutelare un servizio di pubblica utilità presentandosi, eventualmente, all'asta. Da qui l'iniziativa della sottoscrizione delle quote, con un minimo impegno richiesto di 500 euro. Per ora, non si tratta di un versamento concreto, ma solo di una disponibilità futura in vista, appunto, dell'acquisizione degli impianti delle due società Sesp e Piazzatorre Ski". Il Comune, tramite la società "Valle dell'Olmo srl", costituitasi a marzo, in pratica, vuole verificare quali siano le disponibilità economiche da mettere sul piatto, in vista dell'eventuale asta degli impianti di
Piazzatorre Ski, o comunque per l'acquisto degli impianti della Sesp, fermi già da una stagione.
Non è un impegno definitivo
La sottoscrizione a cui si è invitati a partecipare (i moduli si trovano in municipio, all'ufficio turistico e in diversi esercizi commerciali del paese), si chiama "Manifestazione di interesse", proprio perché, per ora, non impegna concretamente e può essere revocata. Va sottoscritta e presentata in municipio. Lo stesso documento illustra al privato quali vantaggi poter avere dalla sottoscrizione: uno sconto del 50% su un abbonamento stagionale per i prossimi tre anni (2006-2008), oppure dieci biglietti giornalieri per le prossime tre stagioni o altro ancora che gli stessi sottoscrittori possono proporre. La proposta delle quote è stata presentata nei giorni scorsi nel corso di un'assemblea pubblica. E la risposta non è tardata. "Finora si sono presentate un centinaio di persone - dice il sindaco Arioli -. Alcune di loro hanno sottoscritto anche più di una quota, quindi l'appello non è caduto nel vuoto. Ma finora sono soprattutto i villeggianti che si sono fatti avanti, in un rapporto di circa nove a uno rispetto ai residenti. I nostri ospiti, insomma, stanno facendo la loro parte. Ma loro, come qualcuno ha detto durante l'assemblea, si aspettano soprattutto che siano gli abitanti di Piazzatorre a fare da esempio. Siamo noi di Piazzatorre, prima di qualsiasi altro, che dobbiamo credere al rilancio del paese e al comprensorio unico".
Niente tasse supplementari
Durante l'assemblea sono state avanzate altre proposte, che sono state però respinte. Come quella di tassare con cento euro ognuno dei 2.500 appartamenti di
Piazzatorre. "L'Amministrazione comunale vuole sensibilizzare i cittadini - ha risposto il sindaco - senza imporre tasse". Entro metà settembre, quindi, sarà convocata una nuova assemblea pubblica. In quell'occasione si tireranno le somme di quanto raccolto. E, molto probabilmente, si deciderà anche buona parte del futuro del paese.
