Il patrimonio forestale e naturalistico di Regione Lombardia si arricchisce di un nuovo e importante tassello grazie all'acquisizione dei terreni della vetta del Pizzo Arera delle
Orobie bergamasche. Con un accordo firmato da Ersaf (l'Ente regionale per i servizi all'agricoltura e alle foreste) e la proprietà del terreno (oltre 215 ettari), costituita dal Comune di
Oltre il Colle in
Valle Serina e da un privato, si è conclusa una trattativa che porterà Ersaf a gestire per conto della Regione Lombardia una zona di straordinaria importanza dal punto di vista ambientale. La vetta del Pizzo Arera si trova a oltre 2.500 metri d'altezza ed è inserita nel
Parco regionale delle Orobie bergamasche. In quest'area si trovano nove specie di piante endemiche, che non si trovano cioè in nessuna altra parte del mondo, di cui ben cinque proprio sull'Arera.
Su questi terreni esiste un percorso naturalistico denominato Sentiero dei fiori che ogni anno viene visitato da migliaia di appassionati ed escursionisti provenienti da ogni parte del mondo. È un percorso - ricorda Viviana Beccalossi, vicepresidente della Regione e assessore all'Agricoltura - di circa sette chilometri che, senza alcuna difficoltà alpinistica e in un contesto davvero straordinario, offre ai visitatori la possibilità di ammirare piante rarissime.
Tra queste bisogna ricordare il caglio del Pizzo Arera, la sassifraga primula glauscente e altre di notevole interesse come la campanula di Ranieri, la sassifraga di Randelli, l'aglio d'Insubria, il silene di Elisabetta, la viola di Duby, la sassifraga verde-azzurra, la purpurea primula glauescente, la stella alpina. Vera perla di questo contesto è poi la linaria di Tonzing, rarissima ed esclusivamente bergamasca. Sono molto soddisfatto - aggiunge Marco Pagnoncelli, assessore alla Qualità dell'Ambiente -. Si tratta di un accordo importante sia per la Regione, che in questo modo arricchisce il suo patrimonio forestale con un'area di enorme valore dal punto di vista naturalistico, un vero e proprio tesoro, sia per il territorio. Il nostro impegno, infatti, sarà quello di tutelarne le risorse e valorizzarne le peculiarità e la bellezza. Sono convinto delle potenzialità, anche turistiche, di questa zona della provincia di Bergamo.
L'impegno assunto con il territorio e la comunità di questa zona della provincia bergamasca - conclude Francesco Mapelli, presidente dell'Ersaf - è l'impegno nei confronti di una ricchezza che è patrimonio comune a tutti i cittadini lombardi e un dovere delle istituzioni per garantire un servizio alla collettività e alle generazioni future.