Il Camoscio è molto diffuso nella nostra valle Brembana, si trova praticamente ovunque al di sopra dei 1500 metri slm. Questo è dovuto anche alla caccia di selezione che ne regola il numero ed elimina i soggetti malati e deboli, infatti negli anni ’80 la forte presenza di questa specie a favorito l’insorgere di malattie e la conseguente morte di parecchi esemplari, ridotti a poche decine in tutta la valle. Ai più accaniti ambientalisti questo sembrerà strano, però anche loro dovranno ammettere che in questo caso la caccia è servita a mantenere l’equilibrio di questa specie. Diffidente, di abitudini diurne, raramente attivo di notte. Ha vista e udito acuti, olfatto finissimo riflessi pronti. Corre velocemente, compie salti, balzi e scalate di luoghi impervi con estrema agilità, nuota solo se costretto.
Classe: Mammiferi – Ordine: Artiodattili – Famiglia: Bovidi
Morfologia: piuttosto simile ad una capra (peso 25/50Kg), ha mantello bruno chiaro d’estate e bruno scuro d’inverno, con macchie bianche sul collo e ai lati della testa. Maschio e femmina portano corna persistenti ed uncinate.
Habitat: praterie alpine, morene innevate anche d’estate; d’inverno scende a quote inferiori.
Alimentazione: vegetali freschi (graminacee e trifoglio alpino) d’estate; cortecce, foglie di conifere, muschi e licheni d’inverno.
Abitudini: vive in branchi, talvolta numerosi, composti da femmine con piccoli, guidati da una vecchia femmina (guidaiola). I maschi adulti restano appartati e si aggregano al branco soltanto nel periodo degli accoppiamenti (ottobre-novembre). Animale molto attento, agile e capace di rapide scalate, salti e “voli” su rocce nude e ripidissime. I piccoli (uno, raramente due) nascono in maggio-giugno e raggiungono la maturità sessuale al secondo anno.