Acetosella
Aglio Orsino
Alchemilla
Alloro
Altea
Aparine
Arnica
Artemisia
Barba di becco
Bardana
Biancospino
Bistorta
Bocca di lupo
Borragine
Borsa del pastore
Bugola
Buon enrico
Calendula
Camomilla
Cardamine
Carlina
Convolvolo
Crescione
Crespino
Edera terrestre
Erba barbara
Erba cipollina
Erba di San Pietro
Erba imperatoria
Erba porcellana
Erigero
Farfara
Farfaraccio
Fragola di bosco
Genziana maggiore
Ginepro
Gramigna
Issopo
Lampone
Lattuga macchiata
Ortica
Papavero rosso
Rosa canina
Rovo
Salvia
Tarassaco
Viola mammola
Rumex acetosa
In dialetto e’ conosciuta come Erba cöca
Pianta erbacea perenne provvista di una radice ingrossata dalla quale in primavera si sviluppa un fusto eretto, che può arrivare all’altezza di un metro, molto ramificato con foglie lunghe e appuntite mentre i fiori sono riuniti sembrano piccole spighe verdastre, sfumate di rosso. La raccolta delle foglie e dei fusti avviene nel periodo estivo mentre la radice nel periodo invernale. Entrambi vengono fatti essiccare al buio, in una zona areata. L’Acetosa è molto diffusa nei prati, nei pascoli, nei campi coltivati lungo i corsi d’acqua e nei boschi radi fino a 2000 metri. La pianta contiene vitamina C, ossolato di ferro, acido ossalico e ferro.
L’Erba cöca ha proprietà diuretiche, rinfrescanti, antinfiammatorie, digestive, lassative, toniche. Le foglie possono essere consumate fresche come blando depurativo, contro l’alitosi o anche come infuso. 50 gr. di acetosa bollita in 1 lt. di acqua, viene usata per curare l’acne, le pelli grasse, la puntura di insetti e anche gli ascessi. Per uso esterno si utilizzano 100 gr. di acetosa bollita in 1 lt. di acqua come pediluvio per favorire la circolazione e il decongestionamento. Dal tipico sapore acidulo, in cucina le foglie vengono aggiunte alle insalate fresche, agli spinaci e alle verdure cotte in genere. Si usano in minestre e frittate, a cui danno un particolare sapore piccante e rinfrescante. Con l’Acetosa si può preparare anche una salsa per accompagnare pesce e carne.
Repertòre di èrbe e piante bergamasche de mangià (tratto dal libro “Profumi e sapori di un tempo”, a cura di Cristian Bonaldi con la consulenza di Bonaldi Ruggero e Innocenti Maurizio – Corpo Forestale dello Stato)