Nel secolo scorso lo stambecco si era estinto nelle nostre alpi orobie. Alla fine degli anni ’80 la provincia di Bergamo ha tentato il reinserimento di questa specie, liberando degli esemplari (catturati nel Parco Nazionale del Gran Paradiso) nella zona del Pizzo dei tre Signori. L’esperimento è riuscito, infatti gli stambecchi hanno subito trovato un ambiente a loro idoneo, ed in pochi anni da pochi esemplari sono diventati alcune decine. Lo stambecco è molto facile avvistarli nei dintorni del Pizzo dei tre Signori e del rifugio Grassi, infatti essendo di carattere molto calmo permettono all’uomo di avvicinarsi, tanto da poterli quasi toccare. Abile scalatore, ma piuttosto pesante, sedentario e poco veloce. Le femmine e i giovani vivono in branchi distinti da quelli dei maschi adulti. Piuttosto silenzioso, emette un belato che assomiglia a quello di capra domestica.
Le corna nel maschio sono imponenti (anche oltre 1 metro di lunghezza) con grossi rilievi (anelli), mentre nelle femmine somigliano a quelle delle capre. Femmine e piccoli fino a tre anni formano branchi molto numerosi, mentre i maschi adulti vivono solitari o in piccoli gruppi. Il periodo degli amori cade tra dicembre e gennaio, i piccoli (generalmente uno, raramente due) nascono a giugno.