Acetosella
Aglio Orsino
Alchemilla
Alloro
Altea
Aparine
Arnica
Artemisia
Barba di becco
Bardana
Biancospino
Bistorta
Bocca di lupo
Borragine
Borsa del pastore
Bugola
Buon enrico
Calendula
Camomilla
Cardamine
Carlina
Convolvolo
Crescione
Crespino
Edera terrestre
Erba barbara
Erba cipollina
Erba di San Pietro
Erba imperatoria
Erba porcellana
Erigero
Farfara
Farfaraccio
Fragola di bosco
Genziana maggiore
Ginepro
Gramigna
Issopo
Lampone
Lattuga macchiata
Ortica
Papavero rosso
Rosa canina
Rovo
Salvia
Tarassaco
Viola mammola
Berberis vulgaris
in dialetto e’ conosciuta come : Crespì, Berberì e Öa spinèta
Il Crespino è arbusto eretto, da uno a tre metri, presenta una corteccia grigia. I suoi rami sono scanalati, formati da legno duro e giallo; le sue foglie, riunite in facetti sui rami, sono di un verde chiaro, rigide, obovali, bordate di ciglia spinose. Verso maggio-giugno si riveste di fiorellini gialli, riuniti in grappoli penduti. Ha bacche color corallo, ovoidali, contenenti ciascuna, due tre semi. Il Crespino cresce lungo le siepi di pianura e nei boschi di montagna fino a 1900 metri.
Della pianta si utilizzano le foglie (maggio-giugno), la scorza della radice quando e’ fresca (autunno) e i frutti raccolti a settembre-ottobre. Foglie e corteccia si usano nelle inappetenze, per combattere la stitichezza e i disturbi delle vie urinarie. Come lassativo si consiglia il decotto: bollire 40 grammi di corteccia in un litro di acqua per 10 minuti e lasciare in infusione per altri 10 minuti (tre tazze al di’ ). Le bacche del crespino, ricche di acido citrico e malico, sono dissetanti, diuretiche, febbrifughe e antiffettive.
Le foglie del crespino e i germogli freschi si possono mangiare in insalata, mentre con il succo delle bacche, allungato con 80% di acqua, si prepara un buon aceto.