La pernice bianca è una specie caratteristica dell`ambiente alpino e nivale e si riconosce per il suo piumaggio estivo superiormente bruno con macchie grigie, singole piume bianche e le ali e il ventre bianco. In inverno invece il colore del piumaggio è bianco ad eccezione della coda nera, che quando l`uccello è posato rimane comunque coperta dalle bianche copritrici caudali. altra caratteristica della pernice sono le zampe ricoperte da piume bianche, più fitte durante l`inverno. Il maschio si distingue per una striscia nera (in autunno-inverno) o bruno scura (estate e fino metà settembre) che dal becco attraversa l`occhio e per una caruncola rossastra del sopracciglio ben sviluppata. Nella femmina le penne fra l`occhio e il becco sono bruno chiare durante l`estate e bianche in inverno, inoltre la caruncola è poco sviluppata. L`età si determina sulla base delle remiganti esterne dell`ala, appuntite e lievemente fuligginose nei giovani dell`anno ed arrotondate e bianche negli adulti.
Le fasce altitudinali occupate dalla pernice bianca si identificano con la zona alpina e nivale situate fra i 2000 e i 3000 metri di altitudine, eccezionalmente si possono osservare esemplari anche fino a 1700 o oltre i 3000 m. L`habitat prediletto sono le vallette nivali poco esposte, le morene e le praterie di altitudine dove domina una vegetazione erbacea rasa e discontinua. In queste zone, al limite della vegetazione arborea, la pernice si nutre essenzialmente di germogli, gemme, foglie e bacche. Il tipo di nutrimento varia a seconda della stagione e delle condizioni di innevamento. Fra le specie consumate possiamo ricordare alcune delle più importanti, ad esempio i germogli di diverse specie di salice (in estate), rametti di mirtillo nero, l`uva ursina, l`azzalea nana, il mirtillo rosso, il timo serpillo e il brugo.