L'amministrazione comunale di Foppolo ha deciso di dire basta a "motoslitta selvaggia". Con un'ordinanza firmata venerdì, il Comune di Foppolo ha emanato un dettagliato e rigoroso regolamento sulla circolazione di motoslitte, o mezzi a motore simili, sul territorio. "Con questo provvedimento - spiega il vicesindaco di Foppolo Fulvio Angelo Berera - abbiamo voluto porre un freno a una sorta di anarchia nell'uso delle motoslitte, tenendo conto che esiste già la legge 363 che regolamenta la mobilità motorizzata nelle aree sciistiche, senza dimenticare che ci troviamo all'interno di un parco naturale". "Il problema maggiore - sottolinea Berera - era rappresentato dalle numerose motoslitte che, di notte, scorrazzavano lungo le
piste da sci di Foppolo, appena battute dai "gatti delle nevi", rovinando in modo notevole la superficie delle piste, con profondi solchi e rigature, a tutto danno degli sciatori della mattina successiva. Inoltre queste motoslitte venivano scaricate e poi caricate da furgoncini sul piazzale degli
alberghi di Foppolo, sotto le finestre di condomini e hotel, con l'immaginabile rumore che ha provocato lamentele. Senza dimenticare i potenziali rischi per gli altri frequentatori della montagna, come scialpinisti e ciaspolisti".
L'amministrazione comunale ha così emanato un dettagliato regolamento, che di fatto consente la circolazione delle motoslitte solo lungo percorsi ben precisi (escludendo per esempio le piste, itinerari pedonali ed escursionistici, le strade del paese) e solo da parte di mezzi esplicitamente autorizzati dal Comune, identificati da un apposito contrassegno, assimilabile in pratica a una targa. Autorizzazione che potrà essere rilasciata solo in presenza di un'assicurazione di responsabilità civile della motoslitta e solo se il conducente è in possesso di una patente di guida, per auto o moto. Il regolamento prevede, per i trasgressori, una sanzione di 150 euro, oltre all'eventuale azione penale, laddove applicabile. "Con questa ordinanza - prosegue il vicesindaco di Foppolo Berera - vogliamo solo regolamentare questo settore, con tanto buon senso, senza intenti punitivi: ad esempio, se si svolgerà una cena in un rifugio in quota, con l'accesso in motoslitta, sarà sufficiente chiedere l'autorizzazione al transito, senza problemi. Come pure per l'organizzazione di manifestazioni o gare".
Il provvedimento raccoglie anche le preoccupazioni di escursionisti, ciaspolisti e scialpinisti, non di rado costretti a spiacevoli "incontri ravvicinati" con questi mezzi motorizzati. Un provvedimento da prendere ad esempio, se pensiamo che, in molte località alpine, è in atto un vero e proprio braccio di ferro tra motoslitte e associazioni ambientaliste, coordinate da "Mountain Wilderness", con la campagna "Silenzio! Stop alle motoslitte!".
