Val Brembana
Precipita dalla vetta del Pegherolo
Muore cinquantenne di Ponte San Pietro.
Quando è caduto all'indietro era con la fidanzata e gli amici
(L'Eco di Bergamo - 14/07/2006)
La montagna, che tanto amava, si è trasformata in una trappola mortale, 50 anni, di Ponte San Pietro. L'uomo, salito con tre amici sul monte Pegherolo, per un'escursione, probabilmente a causa di un malore o di una perdita di equilibrio, è precipitato improvvisamente dalla vetta, cadendo all'indietro, rotolando per alcuni metri, per poi schiantarsi in un dirupo. Il salto sulle rocce ha causato pesanti traumi e ferite che ne hanno provocato la morte immediata. Ieri mattina presto per raggiungere la località San Simone, sopra Valleve, da dove sarebbero partiti per la lunga camminata. Lasciata l'auto nei pressi della Baita del Camoscio, i quattro si sono diretti verso il Monte Pegherolo, raggiungendo in meno di tre ore la vetta a quota 2.369 metri. Attorno alle 10 il gruppo si è seduto ai piedi della grande croce che sovrasta la cima per uno spuntino. L'uomo si era spogliato gli abiti della salita e gli scarponi, per godersi un momento di relax al sole in calzoncini. Secondo il racconto degli amici, l'escursionista si è alzato e, improvvisamente, senza pronunciare una parola, né emettere un grido, è caduto all'indietro, forse colto da un malore o forse in seguito a una perdita d'equilibrio. Gli amici l'hanno visto cadere, senza poter fare nulla per fermarlo e in un attimo l'uomo è dapprima rotolato per alcuni metri e poi è scomparso dalla loro vista, inghiottito dalla montagna.

I richiami urlati a gran voce non hanno dato risposta e dalla vetta i compagni hanno richiesto telefonicamente l'intervento del 118. Sul posto è arrivato l'elisoccorso che ha dovuto effettuare una lunga serie di manovre, prima di poter individuare il corpo e riuscire a calare il verricello con il quale il medico ha raggiunto l'uomo, constatandone la morte. La salma è stata trasferita al cimitero di Valleve per il disbrigo delle procedure di legge. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della stazione di Branzi che hanno attivato le indagini per risalire al più presto all'identità dell'uomo recuperato. Per diverso tempo, infatti, i compagni di escursione non sono più stati rintracciabili telefonicamente, al momento della caduta, non aveva con sé né documenti, né alcun segno di riconoscimento. Quando i contatti telefonici si sono di nuovo resi possibili, gli amici hanno comunicato i dettagli del tragico incidente accaduto. I tre sono giunti alla Baita del Camoscio attorno alle 15, dopo una discesa resa ancora più difficoltosa dalla tragedia a cui avevano assistito. Nel frattempo la salma era stata trasferita nella camera mortuaria dell'ospedale di San Giovanni Bianco. L'uomo viveva a Briolo, frazione di Ponte San Pietro, con la madre. La donna, insieme ai figli ha raggiunto San Giovanni Bianco nel pomeriggio. A San Giovanni Bianco sono giunti anche i nipoti, alcuni amici e colleghi di lavoro, sconvolti dalla tragica notizia. Tutti i sabati l'uomo partiva con gli amici per un'escursione in montagna, sempre in sicurezza, con l'equipaggiamento adatto, evitando pericoli o situazioni di rischio. Mentre era seduto sulla vetta del Pegherolo, già pensava alla meta della prossima settimana che sarebbe stata probabilmente il rifugio Brunone. Una tragica fatalità ha fatto sfumare ogni suo possibile progetto: l'uomo ha perso la vita proprio sulla vetta del monte che da tempo desiderava conquistare.
L'Eco di Bergamo - (14/07/2006)


Sci, tutte le novità della stagione in Fiera di Bergamo, il turismo della neve in Valle Brembana, regolamenti edilizi dei comuni di Foppolo Valleve e Branzi
Villeggianti Serina tocca quota 20 mila, negli ultimi anni arrivi di villeggianti, seconde case, affitti e proposte sono aumentate
Piazzatorre chiede impegni di almeno 500 euro, il comune di Piazzatorre, di fronte alla crisi delle società proprietarie delle seggiovie
Con Legambiente da Nembro a Oneta sulla Via Mercatorum, trekking fino a Serina visita a una cooperativa di agricoltura biologica
Ferragosto, code record in Valle Brembana, è pienone anche in Valle Brembana
857 mila euro alla Valle Brembana, ammontano a quattro milioni e 347 mila euro i fondi stanziati dalla Giunta regionale
Storia di Piazzolo Un libro racconta cinque secoli, fautore della realizzazione della strada per il piccolo Comune dell'alta Val Brembana
Gestione associata tra San Giovanni Bianco, Zogno e San Pellegrino Terme, via libera da San Giovanni Bianco alla convenzione per la gestione associata
Valle Brembana Energia a Valleve Foppolo, sarà una delle centrali idroelettriche d'alta montagna a maggiore produzione della Bergamasca
Bremboski estate 2006, gli impianti di risalita di Foppolo quest'estate resteranno fermi
Parchi bergamaschi con Legambiente, nel progetto anche numerosi enti pubblici, tra cui il Parco Regionale delle Orobie Bergamasche
Torna a funzionare il Mulino di Baresi, la gestione del mulino è stata ora affidata all'associazione locale intitolata a Maurizio Gervasoni
Bacini montani delle Orobie, Enel ha precisato la situazione dei propri bacini idroelettrici nelle valli bergamasche


Visita la nostra Valle


Ambiente : Origine delle Valli - Sentiero delle Orobie - Sentiero dei Fiori - Giardino delle Orobie - Funghi - Laghi Alpini - Fiume Brembo - Acque Minerali e Terme - Zootecnica e Alpeggio
Itinerari Valle Brembana: Giongo e Prati Parini - La Valle Parina - Valle del Pegherolo - La Strada Taverna - La Valle Val Taleggio - Miniere Val Stabina - Sentiero Geologico del Benigni
Rifugi Orobie: Rifugio Dordona - Rifugio Calvi - Rifugio S.Marco - Rifugio Benigni - Rifugio Laghi Gemelli - Rif. Grassi - Rifugio Longo - Rifugio Madonna delle Nevi - Rifugio Capanna 2000