I sei sindaci dell'alta Valle Brembana ribadiscono e spiegano in dettaglio i motivi per cui hanno deciso di non siglare l'accordo di programma da stipulare con gli Inglesi: Abbiamo dovuto rinunciare nostro malgrado all'accordo con la London Group Investment Fund - spiegano in un documento - perché la proposta presentata dalla società risulta gravemente carente sia per quanto riguarda i documenti che per quel che concerne i titoli di legittimazione. La decisione è stata annunciata già la settimana scorsa. Ora i sindaci dei sei comuni (
Carona,
Foppolo,
Mezzoldo,
Piazzatorre,
Valleve,
Valtorta) tornano sull'argomento per fornire spiegazioni precise del no all'accordo di programma. Fatto salvo che ogni singolo Comune sarà ora ovviamente libero di decidere se collaborare con la London Group su basi diverse (e in effetti Foppolo, Carona e Valleve hanno già avviato incontri per studiare una nuova possibilità di accordo).
In ogni caso i sei sindaci hanno spiegato la loro decisione con un documento inviato alla società di cui è amministratore unico l'architetto Gianfranco Quarti di Zogno. Prima di esprimersi, i comuni hanno inviato gli incartamenti fornita dalla «London inerente La proposta di progetto di sviluppo integrato e sostenibile» a una società specializzata nell'esame dei progetti. Il risultato si è rivelato negativo. Hanno affermato i sindaci: Si è riscontrato che, contrariamente a quanto stabilito dal bando di gara e da quanto richiesto dal Comitato dei sindaci, sono state incluse all'interno dello studio di fattibilità, in alcuni comuni, anche aree di proprietà di soggetti terzi, senza che sia stato prodotto il relativo atto di assenso a partecipare all'iniziativa. Inoltre, per gli impianti non è stata garantita la gestione unitaria degli stessi». Continuano i sindaci nel motivare la presa di posizione: «Considerata la grave carenza documentale che riguarda sia gli aspetti di carattere tecnico (con particolare riferimento a quelli urbanistici e ambientali) sia quelli di carattere economico (con riferimento alle fideiussioni che la London avrebbe dovuto presentare e alle impegnative unilaterali richieste per garantire l'effettiva realizzazione di tutti gli interventi) e rilevato, altresì, che sono state incluse nel programma anche aree non di proprietà della London, si è costretti a non accettare la proposta.
Le carenze di progetto sono state messe in evidenza da una società specializzata in questo tipo di analisi. È una lunga sequela. Si comincia dalla «Planimetria di inquadramento» che «non individua puntualmente e catastalmente i singoli comparti oggetto di intervento, i sistemi e i subsistemi ambientali, infrastrutturali... nonché le previsioni contenute negli strumenti di pianificazione e programmazione sovraccomunale... Non è stata a oggi prodotta la cartografia che riguarda lo stato di fatto nell'ambito degli interventi per ciascun singolo comparto di ciascun comune». Questa cartografia doveva presentare le infrastrutture per la mobilità (strade, funivie...), la consistenza edilizia del comparto, le presenze monumentali, naturalistiche e ambientali... Continua il documento di analisi dello studio di fattibilità: «Non è stato a oggi prodotto, come richiesto, l'azzonamento del piano regolatore generale vigente per ciascun singolo comparto di ciascun comune nonché la definizione delle diverse destinazioni urbanistiche sulla base dello schema a suo tempo trasmesso. Non è stato a oggi prodotto come richiesto l'azzonamento del piano regolatore generale vigente per ciascun singolo comparto di ciascun comune ...
Non è stato a oggi prodotto come richiesto il progetto planivolumetrico almeno in scala da uno a mille, definito nelle sue componenti tipologiche, di destinazione di funzioni, con indicazione delle sagome di ingombro, delle masse e delle altezze dei singoli edifici, nonché del rapporto con il tessuto urbano esistente; manca inoltre la individuazione delle aree per infrastrutture pubbliche e di uso pubblico». L'elenco delle mancanze del piano di fattibilità rispetto ai requisiti richiesti dal gruppo dei comuni è ancora lunga. Vediamo qualche altra voce. Non è stata prodotta la relazione tecnica contenente la dimostrazione degli standards urbanistici in rapporto alla capacità dei pesi insediativi previsti nel progetto. Non è stata a oggi prodotta la perizia geologica. Non è stato a oggi prodotto lo studio di impatto ambientale...»
Fra le mancanze di maggior peso quella finanziaria. Non è stata a oggi prodotta, come richiesto, la fideiussione bancaria a prima richiesta a garanzia del recupero di tutte le spese sostenute dal Comitato dei sindaci e delle amministrazioni comunali per la procedura in oggetto per un importo stimato pari a cinquecentomila euro. Sulla vicenda abbiamo cercato di raccogliere la replica dell'architetto Quarti ma ieri non è stato possibile raggiungerlo. L'amministratore della società inglese ha comunque annunciato nei giorni scorsi che non appena ci saranno nuovi sviluppi sulla vicenda convocherà un incontro pubblico.
