Carlina

Carlina acaulis

in dialetto Articióc salvádec

La Carlina è alta cinque centimentri e’ pianta perenne, quasi senza fusto, ridotta ad un grosso capolino da sei a dodici centimentri di diametro, comprese le bratte. Le sue foglie sono disposte a raggera e sono molto spinose. I suoi fiori compaiono da luglio a ottobre, sono bianco verdastri o argentati. Il suo achenio e’ ricoperto di peli gialli ripiegati, la sua radice e’ grossa, con latice dall’odore sgradevole.

Abita su terreni silicei e calcarei , dai 400 ai 2000 metri di altitudine. Il fiore della carlina puo’ considerarsi un piccolo igrometro: quando il tempo e’ bello le bratte sono ben aperte e distese, in previsione di maltempo esse si inclinano verso l’interno, ricoprendo il capolino. Della carlina si utilizza la radice, raccolta in autunno ed nessicata nel forno: ha proprieta’ cicatrizzanti, diuretiche, sudorifere e serve per curare influenza, aczema, acne e fegato.

Il decotto di carlina (30 grammi di radici bollite per cinque minuti in un litro di acqua, zucchero quanto basta, una tazza due o tre volte al di’) serve per curare il fegato.